in tutte le salse.-
Ricette HTML per il 2000.
Autore: Prof. Claudio Colabianchi
Proposta
Come costruire esercitazioni interattive quali la scelta multipla, il quiz, le parole crociate, gli abbinamenti, il completamento e le concordanze con HOT POTATOES: un programma autore gratuito, multipiattaforma, facile da usare, efficace per ogni materia.
1. Motivazioni
Se ci capita che le nostre lezioni inizino e terminino
sempre con lo stesso stile, se siamo annoiati e svogliati e i nostri studenti
ancora di più, se cadiamo nell'ansia depressiva delle continue verifiche
e ci viene voglia di cantare:
‘Oh ...Mama can this really be the end, to be stuck inside of mobile
with the Memphis blues again’ ( Bob Dylan, 1996), allora può essere
vero che: ‘it’ s time for a change’; è
cioè ora di cominciare a provare qualcosa di nuovo. Sperimentiamo,
stacchiamoci un po’ dai rassicuranti, ma spesso noiosi e talvolta obsoleti,
libri di testo. Uno dei consigli che danno molti tutors inglesi, quando avvertiamo
la 'syndrome of emotional exhaustion,' è ascoltare bene quei 'signals
that change is needed'. Prima del ‘total
burnout’, riflettiamo sul consiglio che essi ci danno: ‘Development is necessary’.
E’ giunto il momento di mettersi in gioco.
La motivazione, elemento propulsore di ogni azione,
non solo nell’apprendimento dello studente ma, ancor più necessaria
per il docente stesso, si può concretizzare, in gran parte, nel saper
rinnovarsi, nel prender coraggio e nell’ affrontare con consapevolezza le
innovazioni stesse. Le tendenze dei più giovani, ma anche la società
della‘globalizzazione’ con Internet ad uso domestico e le indicazioni ministeriali
sostengono che la strada da percorrere oggi è anche quella delle cosiddette‘nuove
tecnologie’. Se già abbiamo constatato a scuola i limiti del 'video',
poco interattivo o del meccanicistico e ormai desueto laboratorio linguistico,
qualche speranza di 'rebirthing' per il docente può risiedere nell’insegnare
con gli ipertesti multimediali o comunque con il supporto dell’ Information
Technology. In questo settore si può respirare ancora qualche boccata
di aria fresca che può sollevare e gratificare una professione ormai
deprivata, svilita e con preoccupanti sintomi di stagnazione.
L’uso del programma, grazie alla sua flessibilità e al fatto che si presta anche a varie piste trasversali, può essere contemplato per soluzioni off-line in ambienti di sperimentazione cooperativa all’interno della scuola ed on-line, se si prevede di rendere disponibili i materiali prodotti via Web quali supporto o recupero in un ambiente ‘domestico-familiare’.
Ci siamo serviti, inoltre, di Photoshop per operazioni grafiche, di software enciclopedico come fonte di risorse per trarre i files audio degli inni, di Front Page e di piccoli ritocchi in HTML per posizionare le immagini oltre che di hardware con le seguenti caratteristiche: PC 300 MHz , RAM 128 Mb , Hard disc 8 Gb , modem con linea ISDN, scanner e masterizzatore.
5.1.
Fase lettore:
le esercitazioni prodotte risultano facili da eseguire dal punto di vista tecnico, sono esplicite e intuitive e gli studenti trovano immediato responso nell’esecuzione. Esse, per i meccanismi intrinseci al programma stesso, si collocano perfettamente nel vasto campo dell’Edutainment: imparare divertendosi.
5.2. Fase autore:
anche se relativamente lunga, la configurazione, che si può realizzare in varie lingue secondo l’utente cui si indirizza il lavoro, non è difficile. Risultano simpatici e’user-friendly’ i messaggi di ‘benvenuto’, i pulsanti di ’aiuto’, di ‘controllo’ e i’suggerimenti’: tutti elementi personalizzabili secondo il registro che si vuole utilizzare.
Conoscendo rudimenti di linguaggio HTML si possono eseguire operazioni di aggiustamento, spostamento, centratura e ingrandimento di immagini, mentre chi si destreggia con il linguaggio Java può intervenire sui meccanismi e sugli automatismi più profondi che costituiscono il nucleo del programma. Nella costruzione delle esercitazioni si osserverà, dopo alcune prove, che conviene attuare qualche accorgimento pratico nella formattazione come: limitare tutto il quadro di un esercizio ad un’unica schermata per non dover ricorrere alla barra di scorrimento verticale, giacché lo scivolare in su e in giù può distrarre, togliere di vista messaggi e pulsanti utili e così una più efficace esecuzione, ad es. la spaziatura in cui si legge una definizione potrebbe trovarsi collocata troppo lontana, verticalmente, dalla finestrella in cui si esegue la compilazione. Impostazioni dello schermo e dimensioni del monitor assumono, qui, pure una certa importanza.
Un po’ più complesso del costruire un semplice esercizio isolato è il collegamento dei link da un’attività all’altra, ciò richiede un po’ di pratica nel settore degli indirizzi tipo URL (Uniform Resource Locator); la conoscenza di queste procedure non costituisce in ogni caso un elemento imprescindibile per l’utilizzo effettivo del programma.
Anche nell’impiego di sussidi informatici, di supporto e integrazione ad Unità di insegnamento-apprendimento, è necessario da parte dell’insegnante stabilire chiaramente i classici elementi della programmazione scolastica:
Obiettivi: apprendimento di una certa funzione comunicativa.
Fase: pratica, - test su item grammaticali o su brani letterari; o ludica - gioco didattico
Livello: dei discenti.
Tempi: durata dell’attività.
Pre-computer: revisione dei contenuti e dati tecnici , etc.
Computer: uso della macchina e sue periferiche.
Post-computer: consolidamento, espansione, drammatizzazione, etc.
Il programma è dinamico e duttile, induce ad una sana competitività collaborativa in laboratorio dove ci si scambiano idee e informazioni per un miglioramento comune; in classe ‘stacca’ dalla routine delle lezioni tradizionali, spesso desolatamente noiose, sia per il docente sia per lo studente, a causa della demotivante ripetitività.
Altro elemento da considerare è il fatto che esso solleva il docente da parecchio peso e lavoro ( post-elaborazione! ) e rende possibile far esercitare gli studenti molto di più su tasks individuali one-by-one, una proposta quasi irrealizzabile nella lezione classica con le dimensioni delle classi attuali, a causa dell’attenzione particolare, intensa e continua che richiederebbe ogni studente; la gran mole del lavoro qui, al contrario, viene svolta dal computer.
La flessibilità è notevole: come per ogni‘authorware’ il docente lo può integrare e combinare con il sillabo fin nei minimi particolari di qualsiasi item si tratti, si può comporre e ri-comporre con piccoli interventi migliorativi senza incorrere in grandi complicazioni e in tempi brevi. La caratteristica dell’apprendimento per tentativi aiuta gli studenti più restii ad ‘esporsi’ e a superare le resistenze di fronte al computer specialmente in un contesto domestico ‘extramural’. Ciò auspichiamo si avveri anche per l’utenza femminile giovane, che, purtroppo, statisticamente, ha dimostrato, fino ad ora e non solo in ambiente scolastico, meno passione e meno inclinazione agli approcci informatici.
Gli elementi imprescindibili che costituiscono l’unicità e l’appetibilità di questo software sono la gratuità, la versatilità per tutte le discipline scolastiche, assieme alla facilità d’uso e al requisito di essere accattivante e curato per gli automatismi intrinseci e se ben pianificato nella multimedialtà che può contenere, avvalendosi di non meno importanti aspetti di trasversalità crosscurriculare. Il notevole livello di portabilità- basta un browser Web sul computer PC o Mac per visualizzarlo-, la facilità di trasmissione sul Web e di erogazione in laboratori in rete determinano il grado di convenienza a scaricarlo da internet in un ’ soft-market’ sempre più proibitivo per gli alti costi, spesso insostenibili per l’acquisto di licenze multiple, specialmente da parte delle istituzioni scolastiche statali. La registrazione, sempre gratuita, viene richiesta solamente per ricevere i codici che permettono maggiori ampliamenti delle esercitazioni. Gli autori richiedono registrazioni a pagamento solo in caso di utilizzo di HOT POTATOES per fini commerciali.
Bibliografia minima
BOB DYLAN, Memphis Blues Again, Blonde on Blonde, CBS records,
USA1966
CHRISTINA
MASLACH,‘Burnout-The Cost of Caring’, Prentice Hall, New Jersey, USA1982
JUDY WINN-BELL OLSEN, ‘Burnout: Beyond the Limits’,
Teacher Development, p. 1-2, IATEFL Review No 11, Whitstable, Kent, UK 1989
FARAMAZ AMIRI, Manchester University, ‘Teacher training
and the search for the best programming environment’p. 21-22 - CALL Review-
IATEFL -Whitstable, Kent UK, July 1995
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